La camera mortuaria è il luogo dove viene deposta la salma di un defunto in attesa dell’identificazione o dell’autopsia, oppure il locale del cimitero dove vengono custodite le bare in attesa della sepoltura.

Risulta quindi fondamentale procedere alla corretta pulizia della camera mortuaria per evitare il proliferare di batteri e infezioni o che si espandano cattivi odori nell’ambiente.

La sanificazione della camera mortuaria è quindi un’operazione necessaria che spetta agli addetti stessi della camera mortuaria, ma può comunque essere affidata direttamente ad un’impresa di pulizie esterna professionale.

Come procedere alla sanificazione della camera mortuaria

Come specificato dalla normativa in materia, per eseguire una corretta decontaminazione è necessario procedere ad una pulizia e una disinfezione approfondite delle superfici, degli strumenti e delle attrezzature, utilizzando indumenti protettivi e prestando grande attenzione all’igiene delle mani. Che siano gli addetti alla camera mortuaria o dipendenti di un’impresa di pulizia, è fondamentale che il personale sia adeguatamente formato.

Le norme sulla sanificazione delle camere mortuarie variano da paese a paese ma, in Italia, sono state introdotte alcune modifiche dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità dopo l’avvento del Covid-19. Nello specifico è richiesta una sanificazione regolare e viene reso obbligatorio l’uso di specifici DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), come guanti e mascherine, e di appositi prodotti disinfettanti.

Il trasferimento delle salme

Altra operazione estremamente delicata è il trasferimento delle salme, che deve essere eseguito dai custodi dell’obitorio o comunque da personale adeguatamente formato.

In particolare bisogna verificare che i sacchi dove vengono custodite le salme siano perfettamente chiuse, per evitare la fuoriuscita di liquidi biologici che possono contaminare l’area.

Se dovesse fuoriuscire liquido o materiale biologico, è necessario procedere subito alla pulizia delle superfici contaminate. Per questa operazione di decontaminazione, che può essere effettuata da un’impresa di pulizia specializzata, viene generalmente usato il sodio dicloro isocianurato in forma granulare. Una volta che la soluzione miscelata all’acqua si solidifica, si può asportare con un panno che va gettato in un contenitore apposito.

La sanificazione

Tra le operazioni conclusive per una corretta pulizia della camera mortuaria c’è la sanificazione e anche questa può essere affidata ad un’impresa di pulizie privata.

Il prodotto migliore per sanificare l’aria è l’ozono, che viene spruzzato con un erogatore sofisticato sulle aree interessate. In alternativa, tra le ultime soluzioni, risulta particolarmente efficace anche il sistema a fotocatalisi.

Si tratta di un metodo di ultima generazione che, sfruttando una luce UV e un catalizzatore, uccide tutti gli agenti patogeni rimasti ancora in vita garantendo una sanificazione accurata e approfondita.

Inoltre questo innovativo metodo è in grado addirittura di trasformare gli organismi potenzialmente dannosi e infettivi in molecole di anidride carbonica e di acqua, che contribuiscono ulteriormente alla purificazione dell’aria e degli ambienti.

Eliminando tutti gli agenti patogeni non solo si ottiene una sanificazione e una pulizia approfondita, ma si cancellano anche i cattivi odori che rischiano di pervadere e ristagnare negli ambienti, risultando poi complicati da debellare definitivamente.

Vengono così rispettati gli obblighi richiesti dalla normativa e si garantisce un ambiente sanificato e purificato, senza alcun rischio per la salute delle persone.

Ringraziamo impresafunebre.it per aver contribuito alla redazione di questo articolo.